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Guida ai Farmaci
Chiamiamo farmaco (o medicinale) qualsiasi
sostanza o composto impiegato nella prevenzione, cura e diagnosi della
malattie. Per poter essere somministrato il farmaco deve essere trasformato
in forma farmaceutica (formulazione), ovvero la forma con cui lo si trova in
farmacia. La Forma Farmaceutica è costituita da uno o più principi attivi e
dagli eccipienti.
Il principio attivo è la sostanza dotata di
attività farmaceutica. All'interno di una forma farmaceutica il principio
attivo è contenuto in un dosaggio ben preciso, variabile secondo il tipo di
principio, di forma farmaceutica e di finalità terapeutiche. L’eccipiente
è invece qualsiasi sostanza diversa dal principio attivo che venga aggiunta
intenzionalmente alla forma farmaceutica. Tutti gli eccipienti sono dotati
di particolari proprietà, necessarie per ottenere formulazioni con
caratteristiche funzionali alla somministrazione. Avremo così:
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Leganti : danno compattezza alla forma
farmaceutica, ne "tengono insieme" i componenti
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Disaggreganti : controbilanciano l'azione dei
leganti e consentono alla forma farmaceutica di disfarsi liberando il
principio attivo
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Glidanti : consentono lo scorrimento dalla miscela
principio attivo-eccipienti, facendola defluire in modo uniforme e rapido
nello stampo che le darà una forma
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Lubrificanti : sono impiegati per lo più nella
preparazione di compresse, perché facilitano la compressione della miscela
principio attivo-eccipienti e l'espulsione delle compresse
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Coloranti : si utilizzano solo quelli autorizzati
ad uso alimentare e servono a rendere più invitante l’aspetto della forma
farmaceutica.
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Aromatizzanti : mascherano gli eventuali sapori
sgradevoli.
Le Forme farmaceutiche sono
Aerosol : sono dispersioni di particelle liquide o
solide racchiuse in recipienti speciali chiusi ermeticamente
(nebulizzatori). Possono essere A USO TOPICO o PER INALAZIONE.
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Capsule : sono preparazioni costituite da un
involucro gelatinoso di consistenza dura (capsule dure) o molle (capsule
molli) che contiene una dose di medicamento. Hanno lo scopo di far
arrivare il principio attivo opportunamente protetto nella sede in cui
questo va rilasciato, per evitare dispersioni di sostanza e/o effetti
collaterali.
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Cerotti Transdermici : sono gli "ultimi arrivati"
nei cassetti della farmacia, e assicurano livelli costanti di principio
attivo nel sangue e un'azione duratura.
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Colliri : sono soluzioni o sospensioni sterili,
acquose o oleose, destinate ad essere applicate nell'occhio. Vengono
preparati con materie prime selezionate e con particolari precauzioni, in
modo da assicurare la sterilità, evitando l'introduzione di sostanze
contaminanti e lo sviluppo di microorganismi.
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Compresse : sono preparazioni ottenute comprimendo
la miscela principio attivo-eccipienti. Esistono poi le Compresse
rivestite: sono compresse che vengono rivestite con uno o più strati di
sostanze diverse (resine, gomme, zuccheri, plastificanti, cere..). Una
compressa può essere rivestita per diversi motivi: per migliorare
l'aspetto estetico, per mascherare odori e sapori sgradevoli, per
proteggere il farmaco da luce e umidità, per aumentare la resistenza
meccanica, per conferire resistenza al succo acido dello stomaco, o per
controllare il tempo di cessione del principio attivo.
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Fiale : nelle fiale la sostanza attiva viene
preparata in forma liquida. Possono essere somministrate per via
intramuscolare, endovenosa o sottocutanea, aerosol.
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Gocce : sono preparazioni liquide (soluzioni o
sospensioni acquose o oleose, emulsioni) destinate alla somministrazione
in gocce Orali, Nasali o Auricolari.
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Pomate : sono preparazioni semisolide da impiegare
su pelle o mucose. Si distinguono in:
-
Unguenti - Sono caratterizzati da un eccipiente in fase unica
(grassa o acquosa) in cui si disperdono sostanze attive liquide o solide.
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Creme - Sono emulsioni, formate cioè da due fasi
(grassa e acquosa), una prevalente sull'altra. Le più comuni sono
particolarmente ricche d'acqua ed evaporano rilasciando la sostanza
attiva.
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Gel - Sono liquidi trasformati in gel con opportuni gelificanti.
-
Paste - Sono preparazioni in cui grandi quantità
di polvere sono finemente disperse negli eccipienti (grassi o acquosi).
La loro caratteristica è di essere adsorbenti (quindi adatte a
imprigionare sostanze chimiche nocive, come l'ammoniaca prodotta per
alterazione batterica dell'urina o essudati tipici di alcune malattie
della pelle) e opache (quindi adatte a proteggere la pelle dalle
radiazioni solari).
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Sciroppi : sono preparazioni a base acquosa che
contengono principi attivi e sostanze dolcificanti. Consentono la
somministrazione di medicamenti poco gradevoli al gusto anche ai pazienti
più "difficili", come i bambini.
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Sospensioni : sono preparazioni in cui la miscela
principio attivo-eccipienti viene dispersa, come polvere, in un liquido
all'interno del quale non si può sciogliere.
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Supposte : la sostanza attiva viene miscelata con
eccipienti che danno alla preparazione forma e consistenza tali da
permetterne l'introduzione nel retto dove il farmaco viene rilasciato e
assorbito.
Esistono vari modi per introdurre un principio attivo nell'organismo, e
ognuno di essi va scelto con attenzione, competenza e buon senso.
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La Via Topica (colliri, pomate, gocce nasali o
auricolari, aerosol) è indicata quando si ha la necessità di ottenere un
effetto molto localizzato (ad esempio in caso di occhi arrossati, traumi
agli arti, mal d'orecchio, naso che gocciola).
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La Via Enterale (orale: capsule,
compresse, gocce orali, sciroppi e sospensioni; rettale: supposte)
parte invece da un presupposto diverso: le sostanze attive contenute nella
preparazione devono entrare nel tubo digerente, venire assorbite, passare
nel sangue e arrivare, in concentrazione più o meno elevata, all'origine
del problema.
-
La Via Parenterale (fiale per via endovenosa,
intramuscolare o sottocutanea) consente al principio attivo di arrivare
rapidamente nella circolazione sanguigna determinando un'azione
farmacologica rapida. Permette di evitare il passaggio dal tratto
gastrointestinale, ed è quindi indicata per quei farmaci che vengono
inattivati nello stomaco o nell'intestino.
I farmaci possono essere distinti in:
Medicinali di origine industriale
:
preparati e messi in commercio con un nome fantasia (es. aspirina) e in
confezioni particolari che non possono essere modificate dal farmacista
(le familiari "scatolette" che acquistiamo comunemente)
Generici o Galenici Industriali : preparati e
messi in commercio con la denominazione comune della sostanza (es. acido
acetilsalicilico) o, in sua assenza, con la denominazione scientifica
(es. acido o-idrossibenzoico). Il loro confezionamento secondario
(confezione più esterna) può essere sconfezionato dal farmacista.
- Medicinali allestiti in farmacia
-
Galenici Magistrali : medicinali destinati a un
determinato paziente e preparati in farmacia su prescrizione medica.
-
Galenici Ospedalieri : medicinali preparati nella
farmacia ospedaliera e destinati a essere impiegati all'interno
dell'ospedale.
-
Galenici Multipli : medicinali preallestiti,
preparati nella farmacia aperta al pubblico o in quella ospedaliera in
base alle indicazioni della Farmacopea Ufficiale Italiana e destinati a
essere forniti ai clienti della farmacia o all'interno dell'ospedale.
La dispensazione e vendita dei farmaci può avvenire nei seguenti modi:
-
Farmaci soggetti a prescrizione medica (Farmaci Etici)
Possono essere venduti solo dietro presentazione di ricetta medica.
Possono essere dispensati in regime assistenziale dal Servizio Sanitario
Nazionale (mutuabili) a secondo della classe.
- Farmaci non soggetti a prescrizione medica
-
Medicinali senza obbligo di ricetta medica o da
consiglio (SP o SOP)
Possono essere venduti senza ricetta, su consiglio del farmacista.
Possono essere dispensati in regime assistenziale dal Servizio Sanitario
Nazionale (mutuabili).
-
Medicinali da banco o di automedicazione (OTC, Over
The Counter).
Possono essere venduti senza ricetta, su semplice richiesta del
paziente.
Non sono dispensati in regime assistenziale dal Servizio Sanitario
Nazionale (non mutuabili).
Tutti i medicinali di origine industriale sono compresi in tre classi, con
regimi differenti da un punto di vista dell'assistenza pubblica.
-
Classe A , rimborsati al 100% dal Servizio
Sanitario Nazionale e per i quali il cittadino paga solo una quota fissa
per confezione (ticket)
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Classe H , di impiego esclusivo in ambiente
ospedaliero o negli ambulatori specialistici e non dispensabili al
paziente in farmacia
-
Classe C, comprende i farmaci
non rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale e pagati interamente dal
cittadino.
La prescrizione dei farmaci può avvenire con diversi tipi di Ricetta:
-
Ricetta Ripetibile (RR) : è la forma più comune di
prescrizione. Al medico spetta l'obbligo di compilarla su carta intestata
(o comunque timbrata così da renderne riconoscibile la provenienza), di
firmare la prescrizione e di integrarla con l'indicazione della data di
redazione. La validità di questo tipo di ricetta è di 3 mesi a
partire dalla data di compilazione, arco di tempo in cui il paziente può
presentarla in farmacia per 5 volte. Ogni volta il farmacista vi
apporrà timbro, data e prezzo.
-
Ricetta non Ripetibile (RNR) : è obbligatoria per
tutti quei farmaci che potrebbero dare tossicità (acuta o cronica) o
assuefazione (quindi rischio di abuso). Anche in questo caso il medico è
tenuto a redigere la ricetta secondo particolari obblighi: non solo carta
intestata (o comunque timbrata così da renderne riconoscibile la
provenienza), data di redazione e firma, ma anche nome e cognome del
paziente. La validità di questo tipo di ricetta è di 10 giorni a
partire dalla data di compilazione, arco di tempo in cui il paziente può
presentarla in farmacia una sola volta, dopo di che il farmacista
tratterrà la ricetta.
-
Ricetta Ministeriale Speciale (RMS) : disciplina
l'accesso del pubblico ai farmaci che necessitano di controlli
particolarmente rigorosi sotto il profilo medico-sociale (ad esempio
analgesico-narcotici e sostanze psicoattive). Viene compilata su un modulo
ministeriale edito dal Poligrafico dello Stato suddiviso in tre parti: una
trattenuta dal medico e due dal farmacista. Il medico ha l'obbligo di
indicare in ricetta le dosi e i tempi di assunzione (posologia).
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