Motivazioni e criteri applicativi
La risposta clinica dovrà
essere monitorata ad intervalli regolari :
- a 1 mese, per la valutazione degli effetti
collaterali e per l'aggiustamento del piano
terapeutico;
- a 3 mesi, per una prima valutazione della
risposta e per il monitoraggio della
tollerabilità; la decisione sulla eventuale
prosecuzione del trattamento oltre i tre
mesi dovrà essere basata sul non
peggioramento dello stato cognitivo del
paziente valutato tramite il MMSE e l'esame
clinico; l'andamento clinico nei primi mesi
di terapia è fortemente indicativo
dell'andamento a più lungo termine;
nell'ambito del progetto Cronos il 55% dei
pazienti rispondenti a 3 mesi (intesi come
coloro che hanno avuto una variazione del
MMSE di almeno 2 punti) mantengono poi la
risposta a 9 mesi, mentre solo il 6% dei
pazienti non rispondenti a 3 mesi presenta
successivamente una risposta a 9 mesi;
- ripetuta ogni 6 mesi per successive
valutazioni della risposta e della
tollerabilità.
In aggiunta a ciò è
opportuno ricordare che il trattamento deve
essere interrotto nel caso di scarsa
tollerabilità o scarsa compliance e in tutti i
casi in cui, secondo il giudizio dell'unità
valutativa, il beneficio clinico sia
insufficiente per giustificare una continuazione
della terapia. Il trattamento deve essere,
comunque, interrotto quando il punteggio MMSE
abbia raggiunto un valore uguale o inferiore a
10.
Le Unità di Valutazione
Alzheimer dovranno garantire :
- la capacità di valutare il paziente con
disturbi cognitivo-comportamentali seguendo
un percorso diagnostico strutturato;
- la capacità di mantenere un contatto ed
una interazione costante con il medico di
Medicina Generale in modo da assicurare la
continuità dell'assistenza sanitaria al
paziente.
Criteri NINCDS-ADRDA per la
diagnosi di probabile demenza di Alzheimer
- Criteri che devono essere presenti
contemporaneamente:
- demenza stabilita dall'esame clinico e
documentata da test oggettivi (ad es. MMSE)
e confermata dalla somministrazione di test
neuropsicologici;
- deficit in due o più funzioni cognitive;
- progressivo deterioramento della memoria e
di almeno un'altra funzione cognitiva;
- nessun disturbo della coscienza;
- comparsa tra i 40 e i 90 anni;
- assenza di altre patologie del SNC o
malattie sistemiche che possano causare
demenza.
- Criteri a supporto della diagnosi:
- progressivo deterioramento di specifiche
funzioni cognitive quali linguaggio
(afasia), capacità motoria (aprassia) e
percezione (agnosia);
- riduzione della indipendenza nello
svolgimento delle attività quotidiane;
- storia familiare di disturbi simili;
- eventuale quadro di neuroimaging
(ad es. atrofia cerebrale).