Motivazioni e criteri
applicativi
La supplementazione orale con
enzimi pancreatici si rende necessaria per
compensare la ridotta o assente secrezione
causata da varie malattie del pancreas con
maldigestione e malassorbimento di grassi e
proteine.
L'acidità gastrica ed il
calore possono inattivare le preparazioni
contenenti enzimi pancreatici, che dovrebbero
essere assunti durante i pasti e con bevande non
calde. Attualmente le preparazioni disponibili
sono "gastroprotette" per cui non
serve associare alla supplementazione di enzimi
pancreatici anche inibitori della secrezione
acida gastrica o antiacidi.
La posologia è regolata
sulla base del numero di scariche alvine, la
consistenza e la quantità delle feci riferite
dal paziente che assume la terapia sostitutiva
con gli enzimi pancreatici.
Gli enzimi pancreatici possono provocare
irritazione perianale, se assunti in dosaggio
eccessivo e periorale e se trattenuti in cavità
orale. Possono anche causare nausea, vomito,
gonfiore addominale e, raramente, iperuricemia
ed iperuricosuria.